I principi che stanno alla base della rivoluzione impressionista consistono fondamentalmente in questi quattro punti:
-Si rifiutano i soggetti storici, mitologici, religiosi, letterari, cioè tutti quei temi che richiamavano la scuola o l'accademia e che non si basavano su un rapporto diretto con il vero. Di conseguenza avanzavano temi nuovi, desunti dall'osservazione della natura o dei tanti aspetti della vita moderna (lo spettacolo della città con i suoi locali sfavillanti di luci, le stazioni, l'animazione della folla nelle strade)

-I procedimenti tecnici risentono di tale impostazione, per cui l'impianto tradizionale basato sul disegno viene rifiutato, così come non sono più praticate una prospettivia rigorosa e l'illuminazione di studio. Anche le distanze vengono rese a mezzo di contrasti di colore
-Si dipinge all'aria aperta, en plein air, e la stesura pittorica è realizzata attraverso una pennellata che accosta i colori (quelli dello spettro solare) puri, senza mescolarli

-Al fondo di questo linguaggio c'è una nuova visione soggettiva, che, rifiutando composizioni che abbiano una dimensione quasi svincolata dal tempo, si accontenta di cogliere un momento, solo quel dato momento passeggero, nella vita delle forme
